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Epilessia e cavo orale

Aggiornamento: 6 gen


Epilessia e cavo orale
Epilessia e cavo orale

L’epilessiaè una patologia caratterizzata da un’ alterazione dell’ attività bioelettrica dei neuronigeneralmente localizzati a livello della corteccia cerebrale ( lo strato più esterno del cervello ) che può manifestarsi con crisi convulsive di carattere sensitivo, psichico, neurovegetativo e motorio. 

Le crisi determinano un’ improvvisa perdita di coscienza e violenti movimenti convulsi dei muscoli, dette appunto “crisi epilettiche”. Si definiscono foci epilettogeni i punti in cui originano gli attacchi epilettici. 

Questi eventi possono avere breve durata, quasi da passare inosservati (assenze), fino a prolungarsi per lunghi periodi. Quando l' attività di questi neuroni viene sopraffatta e la cosiddetta "soglia di convulsività" superata, insorgono i sintomi tipici della malattia.

Esistono più di 150 tipi di epilessia, spesso ad eziologia non nota; sono molteplici le cause che possono determinare la patologia, ad esempio traumi, ascessi, tumori, abuso di alcool e droghe in gravidanza, ischemie, emorragie cerebrali, ictus ed alterazioni indotte da alcune malattie infettive. 

La diagnosi si basa su diversi esami strumentali, mentre la cura è di tipo farmacologico. Solo nei casi in cui la patologia è resistente alla terapia si esegue la chirurgia. 


Manifestazioni Orali 


Il trattamento farmacologico della patologia si esegue con derivati dell’ idantoina, come la difenilidantoina, che nel 50% dei casi provoca un aumento del volume gengivale( iperplasia gengivale ) dovuto alla produzione di macromolecole di tessuto connettivo da parte dei fibroblasti con formazione di pseudotasche (proliferazione gengivale, senza perdita di supporto parodontale) e aumento del volume delle papille interdentali. È proprio dalla papilla che inizia la crescita del tessuto, che in seguito si estende ai tessuti limitrofi. 

Nei casi più gravi, le corone dei denti si presentano parzialmente o totalmente coperte dalla massa di tessuto; questo determina gravi limiti alla masticazione. 

Il paziente che presenta iperplasia gengivale indotta da farmaci deve tenere in considerazione che le pseudotasche facilitano l’accumulo di placca, quindi dovrà utilizzare ausili di igiene orale specifici come lo spazzolino monociuffo, dentifrici fluoratiper la prevenzione delle lesioni cariose e, sotto consiglio dell’igienista dentale, mediante uno spazzolino sulculare, veicolare del gel a base di clorexidina al 2% all’interno delle pseudotasche. I controlli e l’igiene professionale dovranno essere decisi dall’igienista dentale su base individuale e in base alla severità dell’ iperplasia gengivale. È consigliabile l’utilizzo di spazzoli elettriciper una migliore detersione delle superfici dentali.  


FOCUS SULL’ IPERPLASIA GENGIVALE 

Parliamo di:

  • ipertrofia gengivalequando notiamo una crescita dimensionale del tessuto gengivale causata da un incremento del volume delle singole cellule, 

  • iperplasia gengivalequando notiamo un aumento della massa del tessuto conseguente alla presenza di un maggior numero di cellule. 

Oltre che nei pazienti epilettici, possiamo riscontrare queste tipologie di problemi nei pazienti diabetici, nelle donne in gravidanza e nei pazienti trapiantati d’organo. 


Gli aumenti di volume gengivale possono avere differenti eziologie: 


  • Infiammatoria, quindi dovuta a placca e tartaro;

  • Ereditaria, un esempio può essere la  fibromatosi, dove abbiamo un aumento della sintesi di collagene;

  • Ormonale, come epulidi gravidiche o gengiviti;

  • Neoplastica 

  • Farmaco-indotta, dovuta all’ assunzione di particolari categorie di farmaci, quali gli antiepilettici, i calcioantagonisti e gli immunosoppressori.

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